Va o mio Messaggero!

il primo messagero in francese

Jean Berthier
Tipografia

Era il suo grido. Con tutta la forza e lo zelo di comunicare P. Berthier ha detto alla sua rivista: “va o mio messaggero”. Con uno scopo di stimolare l’entusiasmo di tutti i fedeli ad onorare, amare, ed imitare la Sacra Famiglia - Gesù, Maria e Giuseppe,

P. Berthier ha lanciato il suo primo numero di Messaggero della Sacra Famiglia. Voleva che il suo Messaggero arrivasse nelle città e nelle campagne, nei castelli e verso i piccoli ed i poveri, verso i peccatori e i giusti, e nelle parrocchie dove lui è stato ed ha fatto il ritiro spirituale predicando la parola di Dio. P. Berthier ha dato una spinta forte al suo Messaggero che oggi sta in diversi paesi dove ci sono i Missionari della Sacra Famiglia.

Adesso lo zelo comunicativo del Fondatore rimane per noi una fonte da attingere. Ci vuole questo oggi per poter comunicare dando un effetto agli altri: speranza, coraggio, amore, etc. Anche oggi è difficile di comunicare. Siamo schiacciati dalla predominazione della TV che adesso è onnipresente. Con la presenza di TV siamo entrati nella cultura delle immagini. Si parla con il linguaggio delle immagini. Bisogna fare attenzione! Si diventa un homo videns, l’uomo che vede, quello che secondo Giovanni Sartori cresce davanti alla televisione, basa il proprio apprendimento sul potere dell’immagine. La gente punta interesse al presente. Gli piace una comprensione all’istante, non vuole analizzare e non usa astrazione com’è nel linguaggio scritto. Si fa così perchè il mondo corre velocemente. È colpa della TV? La TV è qua. Esiste! Non si dovrebbe lamentare della TV che è un contenitore. Occorre aiutare la gente di saper leggere le immagini che portano un certo messaggio, spesso molto efficace!

Nella Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, il 4 maggio 2008 fermiamoci un attimo per attingere l’entusiasmo e lo zelo di comunicare del nostro Fondatore. Dentro di se, lui sentiva un appello di annunciare alle famiglie affinché loro si dedicassero alla Sacra Famiglia e spargesse ovunque il buon profumo di Gesù Cristo. Sentiamo attentamente… abbiamo trovato un profumo della giustizia e della solidarietà? Sentiamo ora l’appello di Benedetto XVI alla società che pone l’attenzione piuttosto al presente cercando solo degli interessi. Nel messaggio della 42° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali il Santo Padre c’invita di prestare l’attenzione sul bivio tra protagonismo e servizio dei mezzi di comunicazione sociale. Ha posto l’accento sul ruolo dei mass media che non sono soltanto mezzi per la diffusione delle idee, ma possono e devono essere anche strumenti al servizio di un mondo più giusto e solidale.

All’occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, cominciamo un Forum dedicato alla comunicazione tra noi. Siamo invitati a partecipare e condividere. Ci vuole entusiasmo per farlo. Ricordiamo ciò che P. Jean Berthier ha scritto con amore: “Va o mio messaggero... Buon viaggio, o mio piccolo messaggero ”.

Yohanes Risdiyanto msf