Tre voci s’incontrano

Giovanni Paolo II

Notizie
Tipografia

“Concediamo che il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II, papa, d’ora in poi sia chiamato Beato.” A pronunciare queste parole era Benedetto XVI, che il 1 maggio 2011, alle ore 10.37,  sulla Piazza San Pietro,

ha beatificato il suo predecessore. In questo momento Giovanni Paolo II è stato dichiarato beato! Allo stesso tempo, lunghi applausi sono esplosi per quasi 10 minuti, mentre venne tolto il velo che copriva la foto del nuovo beato. In quell’istante, tutti gli occhi puntavano lo sguardo sulla loggia di benedizione della Basilica di San Pietro, dove c’era la foto sorridente del Beato, quando lui aveva 75 anni.

Subito dopo, la reliquia del Beato portata da Suor Tobiana Lucyna Sobótka e Suor Marie Simon-Pierre, prolungava ancora gli applausi di più di un milione di fedeli sulla piazza, sulla Via della Conciliazione e nelle zone intorno e di ancora molti di più che seguivano la trasmissione via tv, radio, satellite e social net work.

La voce di Benedetto XVI, che abbiamo sentito, è quella della Chiesa. Quando il processo di una beatificazione giunge alla sua conclusione, la Chiesa fa sentire la sua voce. Questa voce si è fatta sentire parallelamente ad altre due voci: quella del popolo e quella di Dio. Il grido “Santo Subito!” durante il suo funerale il 9 maggio 2005, lo ricordiamo bene. Era il grido delle genti, voce dei popoli. Spontaneo! Esso esprimeva che Giovanni Paolo II venisse dichiarato santo il più presto possibile. Il popolo ha percepito la fama di santità del pastore richiamato alla casa del Padre, perciò ha gridato. Le genti hanno trovato qualcosa in Karol Wojtyła: un vangelo vivo, un testimone della fede, un messaggero di pace, un amico dei giovani, un difensore delle famiglie…

Fino ad ora abbiamo parlato della voce del popolo e della voce della Chiesa, ma adesso dove sta la voce di Dio? Essa si è fatta sentire subito dopo il processo della sua beatificazione, che venne aperto il 13 maggio 2005. Si tratta di una persona miracolata: Sr. Marie Simon-Pierre. Lei, mentre essa stessa si trovava paralizzata, ogni tanto vedeva Giovanni Paolo II, che pure, a causa del morbo di Parkinson, non poteva controllare il suo corpo. Suor Marie trovava in lui un padre che la sosteneva. Lei ammirava il suo coraggio di voler ancora servire il Signore e i popoli fino alla fine. Mentre la salute della suora stava peggiorando, tutte le sue consorelle nel mondo, la affidavano al Signore. Per l’intercessione di Giovanni Paolo II chiedevano la grazia della sua guarigione. “Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?” (Giovanni 11:40) meditavano tutte le suore. La grazia fu concessa. Tra il 2 e il 3 di giugno del 2005, lei, dal punto di vista dei medici, è stata guarita inspiegabilmente.

Tre voci s’incontrano. Si sono fatti sentire: il popolo, Dio e la Chiesa, che è sempre disposta a servire le altre voci. Come possiamo leggere tutto questo? Il grido “Santo Subito”, che è uscito dalla folla, è la voce della gente, vox populi. Nel suo percorso, questa voce viene accompagnata dalla voce di Dio, vox Dei. Con l’intercessione di un servo di Dio, il Signore può concedere il miracolo. Questo miracolo, nella beatificazione di Giovanni Paolo II, è stato concesso a Suor Marie. “Alla fine c’è stata la vox ecclesiae, che dopo aver esaminato e valutato positivamente sia l’eroicità delle virtù che l’autenticità del miracolo, ha proceduto alla beatificazione,” ha spiegato Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per la cause dei Santi, in una Giornata di Studio all’università della Santa Croce a Roma, l’inizio di aprile 2011.

Il 1 maggio 2011, in Piazza San Pietro, a Roma, ha avuto luogo la festa della beatificazione. Non si è trattato solamente di un rito. È stata anche un’esplosione di gioia, trattandosi dell’incontro di tre voci. Milioni di fedeli vi hanno partecipato, oltre ai confratelli Missionari della Sacra Famiglia (MSF) di Roma e di alcuni dalla Polonia. Mentre altri hanno partecipato tramite la trasmissione televisiva. I Missionari della Sacra Famiglia hanno condiviso l’emozione di festa con tanti fedeli nel mondo. Essi, però, sono in attesa di un’altra beatificazione: quella del Servo di Dio Jean Berthier MS, loro Fondatore. E’ richiesto ancora del tempo! Ma essi attendono con ansia questo momento, perché con la beatificazione di P. Berthier, la Congregazione da lui fondata, viene a trovarsi in compagnia di un compagno di viaggio che la conosce perfettamente. “Se credi, vedrai la gloria di Dio.”

Yohanes Risdiyanto msf

Più Letti

Ultime Notizie