La missione continua!

grave

Jean Berthier
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Un gruppo di persone volle attraversare la città di Grave, la quale è situata nel Sud-Est dell’Olanda. Fiancheggiando il fiume Maas, stava percorrendo la Ruiyterstraat, cioè la Via Ruiyter. Attraversata una piccola collina erbosa, questo gruppo di una trentina di persone, pervenne ad un cimitero adagiato all’ombra di due alberi

carichi di foglie dal profumo dell’inizio primavera. Queste persone, abbassando la loro testa, vollero leggere i nomi dei defunti che riposavano in questo luogo tranquillo. Tra i nomi scritti c’era anche il nome di Jean Berthier M.S. il Fondatore dei Missionari della Sacra Famiglia (MSF), che, però, nel 1995 era stato traslato a La Salette in Francia. Questo gruppo di persone non era altro che la Comunità dei Confratelli MSF di Olanda, che accompagnava il Padre Generale, Edmund Jan Michalski coi suoi assistenti. Alle 14.30 del 3 giugno 2009, tutti i presenti si sono messi a pregare in quel luogo dove sono sepolti i primi MSF.

Governo Generale a Grave Dopo un momento di raccoglimento e di meditazione, il gruppo dei figli spirituali di P. Jean Berthier si è spostato verso la casa madre, situata a due passi, che inizialmente era la caserma di Grave, il luogo dove P. Berthier, nel 1895, ha dato inizio alla Congregazione. Ci si venne a ritrovare nuovamente sulla Ruiyterstraat. Al civico numero 4 ci sta una casa lunga circa trenta metri. Adesso non è più una caserma e non è neppure una casa di nostra proprietà. Si tratta di un edificio, però sempre dello stesso colore di una volta, cioè di colore marrone. La proprietaria dell’edificio, certa J.M. Reffeltrath-Kreijtz, accolse gli ospiti proprio nella stanza dove alloggiò P. Berthier. Questa signora, che prestava servizio nell’amministrazione di questa casa quando ancora i nostri confratelli abitavano qui, ha spalancato la porta a questi visitatori, che non erano altro che i figli spirituali di P. Berthier, che erano venuti qui appositamente. Essi sono entrati nella stanza dove il Fondatore è vissuto fino al giorno della sua morte, il 16 ottobre 1908. Nel passato questo edificio portava il nome “Missiehuis Heilige Familie.” All’interno del suo appartamento dipinto di bianco, la gentile signora ha appeso alcune immagini di come l’edificio si presentava all’inizio e di come si presenta ora, dopo la ristrutturazione.

La giornata continuava nella gioia intorno alla tavola, mentre i presenti dialogavano tra loro. Prima del pranzo, P. Johannes Zwirs, Provinciale e P. Edmund Jan Michalski, hanno tenuto un breve discorso. P. Johannes Zwirs ha esordito dicendo che questo giorno era molto speciale, perché proprio a Grave, culla della Congregazione, il Governo Generale era presente al completo e che assieme a loro, era pure presente la maggioranza dei membri della Provincia. Tra l’altro ha detto anche che: “È una buona cosa che noi, che ormai siamo una Provincia anziana, abbiamo la fortuna di trovarci assieme ad un Governo Generale così vivace e attivo. Se oggi il Governo Generale ritorna al luogo dell’inizio della Congregazione MSF, alla fine di agosto ci si incontrerà a La Salette insieme ai superiori provinciali e ad uno dei suoi assistenti per la chiusura del Centenario. Per noi Olandesi il Centenario rappresenta una tappa finale. Speriamo, però, che per le giovani Province, il Centenario sia invece una fonte d’ispirazione per il futuro.”

P. Edmund ha ringraziato il Provinciale e tutti, ma in modo particolare coloro che hanno organizzato quest’eccellente incontro nonostante che c’era la paura di come organizzarlo. Egli ha posto l’accento sul significato della celebrazione che fa parte del Centenario: “la celebrazione non è una ricorrenza, ma deve essere uno stimolo a risvegliare lo spirito del Fondatore, quello spirito che infuse entusiasmo nei primi missionari. Ora qui noi stiamo vivendo una internazionalità che P. Berthier ha dato inizio proprio qui a Grave. La missione, dunque, continua. Essa non è terminata. Tutto questo ci riempie di gioia. Auguriamo, pertanto, a tutti che la missione continui. La nostra missione è posta nelle mani di Dio. Il nostro ringraziamento va a tutti i missionari di Olanda, che hanno offerto la loro vita per la missione. Ieri eravate numerosi, più di 300; adesso appena 30. Non cambia nulla. La missione continua!”

Yohanes Risdiyanto MSF